martedì 4 gennaio 2011

Si può leggere una fotografia?


























Salve a tutti e buon
2011.
Questo è il primo post di questo nuovo anno, ed ho deciso di dedicarlo ad uno dei libri che ho letto nei 365 giorni passati: "Leggere la Fotografia - di Augusto Pieroni".
Non mi intratterrò in una noiosa recensione su un testo che non ha affatto bisogno di celebrazioni e che non dovrebbe mancare nell'elenco dei "libri letti" di chiunque si interessi davvero di fotografia. Voglio invece soffermarmi sulle due pagine
(la n. 70 e la 71 nella mia edizione) che riporto sopra: un elenco di domande che è possibile porsi di fronte ad una immagine.

Chiaramente per comprendere a fondo il senso di quelle pagine, che sono chiamate dall'autore "casi di studio", è caldamente consigliata la lettura dell'intero volume che attraverso la spiegazione e l'analisi dei contesti interni ed esterni, l'illustrazione dei 5 fattori operativi (reperimento, elaborazione, acquisizione, processo, edizione), nonchè della ipotetica e generica catalogazione dei contenuti e dei fattori tematici, regala incredibili strumenti di lettura della "prosa figurata" (passatemi questo neologismo per indicare il testo, inteso come contenuto narrativo, rappresentato dalle immagini). Tuttavia, anche prescindendo da questa lettura, e anzi per stimolare la curiosità e la voglia di affrontarla, è possibile ragionare su queste due paginette, che con una semplicità disarmante ci fanno vedere quante cose ci si possono chiedere di fronte a qualunque fotografia.

Una serie di domande che sempre più spesso si rinuncia a porsi, preferendo lasciarsi trascinare dalle "risposte" a tali domande fornite da qualcun altro e per gli scopi più diversi!

Ciò che intendo dire è che l'avere, quanto meno, la consapevolezza che un'immagine (una fotografia per ciò che ci riguarda) può recare seco una serie di nozioni che esulano totalmente dal mero referente (cioè il soggetto), ci consentirebbe di porci in una condizione ricettiva della mole di immagini sicuramente più cosciente.
Molte di tali nozioni sono legate alla conoscenza da parte di chi "legge" l'immagine: se non ho un minimo di conoscenza delle fotografia difficilmente potrò formulare una domanda relativa allo "stile formale" dell'immagine (cioè contrasto, luci, messa a fuoco ecc.). Molte altre invece sono domande svincolate dai concetti tecnici e che attengono invece a fattori storici, sociali, economici, organizzativi, umani, fisici... Insomma, concetti alla portata di chiunque abbia un minimo di quella dote che ha consentito all'uomo, faticando sicuramente, di andare nello spazio: la curiosità!

Un appello insomma, a che il consumo delle immagini non si riduca ad una operazione passiva, nella quale diventare il bersaglio di altrui macchinazioni. Il potere delle immagini nell'ambito della veicolazione massmediatica è fortissimo, non diventiamone vittime inermi e, peggio, inconsapevoli!

2 commenti:

sandro ha detto...

Grazie, questo è davvero molto interessante. Ci vuole ogni tanto un'iniziativa che fornisca un metodo (almeno un po') rigoroso di analisi.

Giancarlo Parisi ha detto...

Grazie Sandro, anche se ho solo riportato uno stralcio dell'ottima opera di Pieroni.